Consulenza in innovazione: pronto il nuovo voucher

Prosegue il sostegno alla trasformazione tecnologica e digitale delle PMI da parte del MIMIT.

Il cambiamento post pandemico ha contribuito in modo significativo a ripensare i modelli di business e, di conseguenza, gli strumenti utilizzabili, tenuto conto dell’avanzare della digitalizzazione e correlata innovazione.
Infatti, l’esigenza che si registra anche nelle micro e piccole imprese è quella di adeguare i propri assetti non solo per essere compliant al nuovo quadro normativo (art. 2086 c.c. – D.Lgs. 14/2019), bensì per rispondere meglio al sistema mercato in ottica di una maggiore partecipazione alle cd. catene del valore e, quindi, alla sostenibilità delle stesse imprese.
In detto panorama, negli ultimi anni si sono registrati molteplici interventi di carattere normativo/istituzionale, sia a livello nazionale, sia locale, e in questo contributo si espongono le linee principali del Voucher per consulenza in innovazione disciplinato dal D.D. Imprese 16.10.2023, con una dotazione finanziaria di 75 milioni di euro.

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese operanti su tutto il territorio nazionale che risultino possedere, alla data di presentazione della domanda nonché al momento della concessione del contributo, i seguenti requisiti:

  • qualificarsi come micro, piccola o media impresa ai sensi della normativa vigente;
  • non rientrare tra le imprese attive nei settori esclusi dall’art. 1 Regolamento UE n. 1407/2013 della Commissione del 18.12.2013 “regime de minimis”;
  • avere sede legale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale e risultare iscritte al Registro delle Imprese della Camera di commercio territorialmente competente;
  • non essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’art. 9, c. 2 D.Lgs. 231/2001 e risultare in regola con il versamento dei contributi previdenziali;
  • non essere sottoposte a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di liquidazione giudiziale (ex fallimento), di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, o in qualsiasi altra situazione equivalente;
  • avere ricevuto e successivamente non rimborsato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, o comunque dichiarati non spettanti.

Le spese ammissibili al contributo riguardano le prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato (iscritto nell’elenco del MIMIT), con un contratto di consulenza di durata non inferiore a 9 mesi, nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete.
La consulenza deve essere finalizzata a indirizzare e supportare i processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale delle imprese e delle reti attraverso l’applicazione di una o più delle tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale impresa 4.0 individuate tra le seguenti:

  • big data e analisi dei dati;
  • cloud, fog e quantum computing;
  • cyber security;
  • integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e conparticolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale;
  • simulazione e sistemi cyber-fisici;
  • prototipazione rapida;
  • sistemi di visualizzazione, realtà virtuale e realtà aumentata;
  • robotica avanzata e collaborativa;
  • interfaccia uomo-macchina;
  • manifattura additiva e stampa tridimensionale;
  • internet delle cose e delle macchine;
  • integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
  • programmi di digita marketing, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (cd. “branding”) e sviluppo commerciale verso mercati;
  • programmi di open innovation.

Gli incarichi manageriali possono inoltre indirizzare e supportare i processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali, attraverso:

  • l’applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nelle strategie di gestione aziendale, nell’organizzazione del luogo di lavoro, a condizione che comportino un significativo processo di innovazione organizzativa dell’impresa;
  • l’avvio di percorsi finalizzati alla quotazione su mercati regolamentati o non regolamentati, alla partecipazione al Programma Elite, all’apertura del capitale di rischio a investitori indipendenti specializzati nel private equity o nel venture capital, all’utilizzo dei nuovi strumenti di finanza alternativa e digitale quali, a titolo esemplificativo, l’equity crowdfunding, l’invoice financing, l’emissione di minibond.

L’agevolazione è costituita da un contributo in forma di voucher in regime “de minimis”ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013. Il contributo massimo concedibile è differenziato in funzione della tipologia di impresa:

  • micro e piccole: contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino a un massimo di 40.000 euro;
  • medie imprese: contributo pari al 30% dei costi sostenuti fino a un massimo di 25.000 euro;
  • reti di imprese: contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino a un massimo di 80.000 euro.

La procedura di accesso alle agevolazioni in modalità telematica sarà disponibile dalle 12:00 del 26.10.2023 alle 12:00 del 23.11.2023.

Alessandro Pescari

Fonte: RatioQuotidiano | 27.10.2023

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