Il Piano strategico di SIMEST 2023-2025

L’attività di consulenza della società per i processi di internazionalizzazione.

Nei giorni scorsi SIMEST (società del gruppo CDP) ha presentato il Piano Strategico 2023-2025 dichiarando di voler siglare un vero e proprio patto con le imprese italiane per rafforzare il ruolo di SIMEST a supporto dei loro processi di internazionalizzazione. Un patto che acceleri una crescita virtuosa e sostenibile a livello economico, sociale e ambientale anche per la più piccola azienda della catena.
A tale fine le risorse stanziate per il triennio 2023-2025 sono pari a 18,5 miliardi di euro, con un incremento del 20% rispetto al triennio precedente.

Tra le linee principali di intervento, è prevista la consulenza sui principali mercati esteri, tenuto conto anche delle maggiori complessità che devono affrontare le imprese. SIMEST, quindi, amplierà la propria offerta attivando servizi dedicati di consulenza strategica in coordinamento con il sistema istituzionale, per agevolare l’ingresso e il consolidamento delle imprese italiane sui mercati strategici esteri, facilitando l’accesso al network locale. Inoltre, promuoverà l’incontro delle aziende nazionali con quelle estere anche attraverso la piattaforma di “Business Matching” di CDP.
Il Piano prevede inoltre quali obiettivi principali:

  • la crescita sostenibile;
  • la digitalizzazione e l’efficienza operativa;
  • la valorizzazione delle persone e la cultura aziendale;
  • l’impatto sul territorio e sui fattori ESG.

Di conseguenza, saranno potenziati gli strumenti di cui alla L. 394/1981, con una particolare attenzione ai temi della sostenibilità e della digitalizzazione e del supporto alle filiere produttive, non tralasciando gli investimenti partecipativi oltre che ulteriori misure a sostegno dell’export credit.

Più specificatamente si dovrebbe trattare di una rivisitazione delle diverse linee di finanziamento a tasso agevolato messe a disposizione da SIMEST per permettere alle aziende italiane di inserirsi e rafforzare la propria posizione nel contesto competitivo globale. Trattasi di:

  • finanziamenti degli studi di fattibilità collegati a investimenti esteri;
  • partecipazione a fiere e mostre internazionali (anche in Italia);
  • inserimento in nuovi mercati e assistenza in loco;
  • sviluppo dell’e-commerce;
  • supporto di figure professionali dedicate all’internazionalizzazione, digitalizzazione e innovazione (temporary export manager, digital manager e innovation manager);
  • patrimonializzazione aziendale.

Al riguardo, nel triennio sopra indicato, SIMEST attuerà un processo di trasformazione digitale per rafforzare e rendere più efficiente l’assistenza al cliente, puntando a una migliore esperienza delle imprese grazie alla semplificazione dei processi.
Pertanto, le imprese con una vocazione all’export o che intendono approcciare nuovi mercati, a breve avranno la possibilità di avvalersi di un partner importante, oltre che per i servizi consulenziali anche con risorse finanziarie e/o strumenti che rappresentano una facilitazione per l’accesso al credito.

Inoltre, riguardo al “credito”, sono previsti anche investimenti partecipativi e sostegno alle start-up e Pmi innovative. Il Piano prevede una crescita qualitativa dei prestiti partecipativi, focus su investimenti con impatto sul territorio e semplificazioni nel rapporto con le imprese partner per accelerare la finalizzazione delle operazioni. Infine, attraverso il recente accordo sottoscritto con CDP Venture Capital SGR (Fondo di Venture Capital gestito da SIMEST in convenzione con il MAECI), supporterà con 200 milioni i processi di internazionalizzazione delle start-up e PMI Innovative.

Alessandro Pescari

Fonte: RatioQuotidiano | 22.02.2023

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